I quattro amici ristoratori che hanno inventato la prima associazione delle trattorie italiane

Storie di persone, di cibo e di territorio” è il ritornello sotto cui si inserisce la nascita dell’associazione che coinvolge alcune delle migliori trattorie italiane, nata nel 2012 per iniziativa di quattro amici, quattro “trattori” che pensano: perché non fare qualcosa insieme? Sono Federico Malinverno del Caffè la Crepa di Isola Dovarese, Sergio Circella de La Brinca di Ne, Alberto Bettini di Amerigo di Savigno e Avgustin Devetak della Lokanda Devetak di San Michele del Carso. Da quel nucleo di quattro osti, ristoratori, cuochi è nato un cerchio sempre più grande che è arrivato ad accogliere più di 20 realtà sparse in giro per l’Italia, “luoghi senza tempo in grado di mantenere viva la fiamma della memoria e l’ardore della contemporaneità. Luoghi del mangiar bene, ma soprattutto dello star bene” come scrivono gli stessi associati.

La nascita dell’Associazione delle Premiate Trattorie Italiane

Nata come associazione senza scopo di lucro, quella delle Premiate Trattorie (che premiate lo sono sia dalle guide che dai clienti) è una realtà che si è posta come finalità l’idea di diffondere e far conoscere meglio la ricchezza del panorama enogastronomico italiano. Che sia fatto di ricette oppure di produzioni agricole o vitivinicole. Altro elemento importante è lo scambio di competenze fra professionisti dello stesso settore, promuovendo quindi unione e non competizione, tanto che di premi non se ne parla neppure: vengono dati al massimo ai clienti che completano il famoso “passaporto”, una scheda che certifica quali delle trattorie associate si sono visitate nel corso dell’anno.

I criteri per entrare nell’associazione

Importante è anche l’organizzazione di eventi e di attività promozionali, che tocchino anche altri ambiti, come l’arte e la cultura. Chiunque può candidarsi a entrar parte dell’associazione, purché rispetti alcuni criteri, per l’esattezza 12, che toccano tanti ambiti diversi: dall’avere la medesima gestione da almeno vent’anni, a una cantina ben fornita, dal concentrare la propria cucina sulla tradizione, ma con tutti i guizzi e le rivisitazioni del caso, fino all’avere una storia “culinaria consolidata sul territorio”, che è proprio il pre-requisito per candidarsi. Dopo aver presentato domanda si viene esaminati dal consiglio direttivo e, se il giudizio è positivo, si paga una quota di ingresso e poi quella annuale, per entrare a far parte dell’allegra compagnia di osti e trattori.

Le migliori trattorie d’Italia riunite

Da nord a sud, attualmente (ottobre 2025) le trattorie che fanno parte dell’Associazione sono 24. Ogni evento che le riunisce tutte o solo alcune è una buona occasione per raccontare ai convenuti i nuovi associati. Che nell’ultimo evento nazionale (se ne svolge uno l’anno) di ottobre 2025 nei pressi di Perugia sono stati il ristorante l’Arcangelo di Arcangelo Dandini a Roma, il ristorante Botteghe Antiche di Stefano D’Onghia a Putignano, l’Antica Osteria del Mirasole di Franco Cimini a San Giovanni in Persiceto. Gli eventi che riuniscono gli associati sono tanti nel corso dell’anno, sia quelli aperti al pubblico che quelli che legano esclusivamente chi di mestiere ha deciso di dedicarsi completamente alla trattoria. Ma almeno una volta l’anno, in una location stabilita e variabile, i ristoratori si incontrano tutti per cucinare insieme per i loro ospiti, creando anche dei piatti che sono un mix e un ponte fra le loro cucine.

Promuovere le realtà enogastronomiche italiane

A scorrere la lista delle trattorie coinvolte sembra di stare un po’ davanti alla Serie A del mestiere: passando dalla Sicilia all’Alto Adige, le realtà che aderiscono sono tutte molto diverse ed eterogenee tra di loro, per prezzi, cibo, proposta e clienti, ed interpretano un concetto di trattoria molto personale. Tutte però sono legate proprio da uno stesso spirito che ben si riconosce nell’idea di essere ristoranti italiani di livello dove si mette l’accento sui piatti della tradizione pur senza considerarli un vincolo. Dalla Vecchia Marina di Roseto degli Abruzzi alla Trattoria Da Burde di Firenze, da Sora Maria e Arcangelo di Olevano Romano nei pressi di Roma fino al ristorante ai Due Platani di Parma. Dal 2022 il Presidente dell’Associazione è Simone Circella, figlio di quel Sergio de La Brinca che è tra i fondatori dell’Associazione stessa, che a passi lenti e misurati è cresciuta di un pezzetto alla volta, anche grazie alla spinta dei più giovani che vanno di pari passo con gli osti storici. In quest’associazione sembra esserci spazio per tutto, così come per il divertimento.


La storia dell’Associazione delle Premiate Trattorie Italiane
https://www.cibotoday.it/storie/associazione-premiate-trattorie-italiane-storia.html
© CiboToday

Leggi anche: