Tutto nasce da un’idea semplice, come un seme piantato nella terra buona.
Siamo a Montegrosso, una piccola frazione di Andria, circondata da ulivi, vigneti e dal silenzio della Murgia.
Qui, nel 1993, Pietro Zito decide di aprire una trattoria che fosse diversa da tutte: un luogo dove la cucina tornasse a parlare la lingua della terra.

Le radici di un sogno contadino

Niente menu complicati, niente ricette costruite.
Solo piatti sinceri, ingredienti coltivati con le proprie mani, verdure raccolte ogni mattina nell’orto di famiglia.
Antichi Sapori è nato così: come un atto d’amore per la propria terra e come una risposta alla fretta che aveva cominciato a prendere il posto del gusto, del piacere e della bellezza della condivisione.

La svolta – Il valore del tempo
Due date raccontano meglio di ogni parola lo spirito di Antichi Sapori: il 2001 e il 2005.
Nel 2001 Pietro Zito prende una decisione che pochi avrebbero avuto il coraggio di prendere: chiude il sabato sera e la domenica.
Lo fa per avere più tempo da dedicare alla campagna, alla sua famiglia, a quella parte di vita che non si può delegare a nessuno.
È una scelta controcorrente, ma profondamente coerente con la sua idea di felicità: lavorare bene, ma vivere meglio.

Nel 2005 arriva un’altra svolta: ristruttura il locale e riduce i coperti.
Meno tavoli, più spazio, più silenzio, più attenzione.
La qualità della vita e del lavoro migliora, e i risultati si vedono — nell’orto, nei piatti, nei sorrisi di chi torna a sedersi.
Da quel momento, Pietro Zito inizia a portare la sua Puglia nel mondo: invitato nelle più importanti kermesse internazionali del gusto, racconta la sua filosofia con semplicità e verità.
“Dalla terra alla tavola” diventa il suo manifesto, un viaggio che attraversa i confini ma resta sempre radicato nella Murgia.

Oggi, Antichi Sapori continua a essere ciò che è sempre stato: una casa aperta a chi ama mangiare bene, ma soprattutto a chi vuole ritrovare un ritmo più umano, dove la tavola non è solo nutrimento, ma memoria, condivisione e speranza.
Un modo per ricordarci che, a volte, l’unico modo per andare avanti è tornare indietro.


LA CUCINA
L’essenza della semplicità
La cucina di Pietro Zito è una danza costante tra la terra e il fuoco, tra l’orto e la tavola.
Ogni piatto nasce da ciò che la stagione offre, senza forzature, senza eccessi.
La mattina, quando il sole è ancora basso, Pietro entra nell’orto: osserva, raccoglie, sceglie. È lì che comincia ogni giornata di lavoro.
Le verdure sono le vere protagoniste e non mancano i sapori antichi della tradizione pugliese: le paste fatte a mano, i legumi, il profumo mediterraneo che accompagna ogni piatto.
Nulla viene sprecato. Tutto trova un equilibrio, una funzione, un posto nel mondo e in tavola.
L’olio è quello delle proprie olive, il formaggio viene dai massari locali, il vino dalle vigne che guardano ogni giorno albe e tramonti della Murgia.
Ogni ricetta è un gesto di gratitudine verso la terra e il Creato, guidata non dal desiderio di stupire con effetti speciali, ma da quello di raccontare e di raccontarsi.
I profumi cambiano con le stagioni: l’aglio fresco di primavera, il pomodoro dolce d’estate, il finocchietto che profuma d’autunno, le cime di rapa che scaldano l’inverno.
Chi siede a tavola da Antichi Sapori ritrova il sapore delle cose vere, quello che non ha bisogno di troppe parole.
Mangiare qui significa rallentare, respirare, ricordarsi che il cibo, prima di essere piatto, è vita e può essere, pure, felicità.
LO STAFF
Una famiglia di mani, occhi e sorrisi
Antichi Sapori è fatto di persone, prima ancora che di piatti.
Dietro ogni portata ci sono mani che lavorano insieme, ognuna con la propria storia, ognuna con la stessa passione.
In cucina si parla poco: i gesti bastano. Si ascolta il rumore del pane che cresce nel forno, l’olio che sfrigola piano, il coltello che taglia le verdure appena raccolte.
Pietro ha sempre voluto che la sua fosse una famiglia più che una brigata.
Molti dei ragazzi che lavorano con lui sono cresciuti qui, hanno imparato che cucinare non è ripetere una ricetta, ma rispettare una materia viva.
C’è chi arriva dall’alba per raccogliere i prodotti, chi si occupa della cucina, chi della sala, chi dei dettagli che fanno sentire ogni ospite come se fosse a casa.
Il sorriso di chi serve, la discrezione di chi cucina, la gentilezza di chi accoglie: tutto è parte della stessa armonia.
Antichi Sapori non funziona come un ristorante qualsiasi, ma come una comunità.
Una piccola orchestra dove ognuno conosce il proprio tempo e tutti suonano la stessa musica: quella della semplicità, della genuinità e della serenità.

